Coordinate geografiche
42°33’43.2″N 12°07’53.4″E
A circa 10 km da Civita di Bagnoregio, detta anche “La città che muore”, (se vuoi saperne di più riguardo il perchè di questo strano appellativo, qui trovi il mio articolo), c’è un borgo bellissimo che pochi conoscono e che molto ha in comune con quest’ultima: è il “Borgo fantasma” di Celleno, un borgo arroccato su uno sperone di tufo a 350 m s.l.m. soggetto ad una lenta e progressiva erosione e tutelato dal FAI.
Sei pronto a partire con me in questo viaggio? Non puoi fartelo sfuggire! Questo è indubbiamente uno dei posti da vistare più’ suggestivi che ci sono in Italia!
La storia di Celleno vecchia
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi: negli scritti di Dioniso d’Alicarnasso si dice che la città fu fondata da Italo in memoria di sua figlia Cilena molti anni prima della fondazione di Roma.
Subì le invasioni dei Barbari e le guerre tra Guelfi e Ghibellini nella contesa che vedeva opposte Orvieto e Viterbo.
Visse un periodo di pace solo sotto l’ala protettrice della Santa Sede grazie agli Orsini, che ne fecero un feudo Papale.
Purtroppo il terremoto del 1696 danneggiò seriamente il borgo, isolandolo dal territorio circostante. Un secondo terremoto nel 1855, preceduto da una terribile epidemia, costrinse la popolazione a spostarsi e a fondare la nuova Celleno, in località Le Poggette, a circa 1.5 km di distanza.
Si vocifera che il borgo sia stato distrutto con le mine, di cui ancora gli anziani ricordano il boato, perché molte persone che avevano le cantine, continuavano ad utilizzale trasgredendo agli ordini dati.
Oggi è considerato un borgo fantasma. Se sei amante del genere, tra i posti da vistare, ma solo con la fantasia in questo caso, ti consiglio “La casa delle favole di Alice e Nelly”. Trovi l’articolo cliccando qui.
Il nuovo borgo di Celleno, invece, dopo il terremoto del 1931 fu ricostruito poco dopo, oggi si contano poco meno di 1500 abitanti.
I posti da visitare
Il borgo fantasma di Celleno vecchia è ancora un’ intricato dedalo di viuzze, stradine su cui si affacciano piccole case prive d’intonaco e resti di palazzi in pietra di basalto.
L’assenza di manutenzione ha risparmiato solo la parte architettonicamente più pregevole dell’abitato, quella intorno a piazza del Comune.
Qui si trovano il Castello degli Orsini, la chiesa di San Carlo del XVII secolo, la chiesa di San Donato del 1200 e altri palazzi.
Il Castello Orsini
Circondato da un fossato, il castello è munito di un’ imponente fortilizio e di una grande torre di guardia.
Dalla piazza sotto il castello (Piazza del Mercato), denominata “Il Torracchio”, si accede alla piazza principale (Piazza del Comune) salendo una scalinata (Via del Ponte).
Dalla Piazza del Comune si può salire al castello superando un ponte in muratura ad arcata unica.
Alla fine del ponte si trova un bel portale, oltrepassato il quale si trova l’accesso agli ambienti, non tutti visitabili a causa di alcune parti franate.
Il castello, restaurato recentemente per opera del pittore Enrico Castellani, fu confiscato dal comune di Celleno. Venne quindi utilizzato come ufficio per l’amministrazione, come ambulatorio e come scuola.
La Piazza del Comune di Celleno vecchia
Nel muraglione che si innalza dalla piazza inferiore del castello si possono notare due pietre bianche.
Nel corso della seconda guerra mondiale queste due pietre sorreggevano una targa marmorea con su scritte le sanzioni che venivano applicate all’Italia dagli invasori.

Chiesa di San Carlo
A sinistra del castello sorge la Chiesa di San Carlo di cui restano solo le mura. All’interno di quest’ultima, avvolta dalla vegetazione, sono ancora visibili le decorazioni pittoriche e gli stucchi barocchi. A fianco della Chiesa si trova il campanile con un’orologio ormai senza numeri.
Chiesa di San Donato
Nelle vicinanze della piazza, invece, troviamo la Chiesa di San Donato.
Questa chiesa, risalente all’anno mille e quindi in stile romanico, è abbellita da un bel portale d’ingresso in pietra basaltica. Un bel colpo d’occhio del portale si può avere dalla piazzetta antistante la chiesa stessa.
Perdersi tra le viuzze di Celleno
Nel visitare il borgo fantasma di Celleno vecchia, quello che colpisce di più è la presenza di case costruite in tufo rosso e senza intonaco che formano il nucleo centrale del paese.
Il borgo di Celleno vecchia ha subito una serie di interventi di ristrutturazione. Per non trovarsi nella condizione, una volta giunti in loco, di dover rinunciare alla visita, è consigliabile contattare preventivamente il comune di Celleno per avere maggiori informazioni su quali posti è possibile visitare .
La festa delle ciliegie di Celleno
Tutt’attorno, a fare da cornice, troviamo un bellissimo paesaggio con prati, viti ed ulivi. Questo diventa particolarmente suggestivo nel periodo della fioritura dei ciliegi di cui il territorio cellenese è ricco.
Un evento particolarmente interessante è la festa delle ciliegie che si tiene la seconda domenica di Giugno. Mentre i carri allegorici sfilano per le vie si possono degustare i singoli frutti o una fetta della crostatona, una crostata lunga 20 metri fatta con la confettura del consorzio di Celleno.
Il borgo si visita in una ventina di minuti, ma è piacevole assaporarlo con calma e gustarselo in solitudine. Per completare la visita si può temporeggiare un po’ nel piccolo bar, da dove si gode di una bella vista sul paese.

L’origine del nome “Celleno”
Proprio nei settori non visitabili si trovano una serie di cunicoli che mettono in comunicazione un vano con l’altro. E’ difficile stabilirne il numero e l’esatta posizione a causa delle varie demolizioni avvenute nel corso dei secoli.
Si tratta delle cellae latine, scavate nella rupe tufacea, che hanno probabilmente dato il nome al paese.
Come arrivare al “Borgo fantasma” di Celleno vecchia e dove parcheggiare?
Potete parcheggiare presso piazza San Rocco, dove risiede l’omonimo convento.
Per chi giunge da Viterbo la via più comoda per raggiungere Celleno vecchia è quella di percorrere la S.P. 5 Teverina in direzione Celleno.
A chi percorre invece l’autostrada A1 si consiglia di uscire al casello di Orte. In seguito, prendere la superstrada in direzione Viterbo, quindi seguire la Statale Provincila Teverina (SP 5) per Celleno.
Giunti a Celleno si attraversa il paese sulla strada principale per circa 1.5 km. Dal parcheggio si deve proseguire a piedi lungo una ripida, ma scenografica salita.
Dove dormire
Il Convento di San Giovanni Battista, casa per vacanze, si trova proprio sulla discesa che conduce al borgo. Una posizione perfetta per i numerosi itinerari culturali della regione.
Il pavimento in mattoni antichi e gli affreschi su alcuni muri, la grande sala da pranzo, ex refettorio, con gli archi, vi porteranno indietro nel tempo. Tel 0761/912439. Scoprite di più sul sito ufficiale.
Dove mangiare
Proprio sulla Piazzetta dove è ubicata la chiesa di San Rocco potrete trovare l’unico bar che è anche un B&B e ristorantino e si chiama proprio San Rocco.
Cosa vedere nella zona
Ecco di seguito la lista dei posti da visitare se vi trovate a passare per Celleno. Un perfetto itinerario di viaggio!
- Civita di Bagnoregio a 10 Km. Se vuoi saperne di più puoi leggere il mio articolo Civita di Bagnoregio: “la Città che muore”
- Viterbo a 15 Km: il Palazzo dei Papi, Villa Lante e San Pellegrino (quartiere medioevale).
- Orvieto a 25 Km: cattedrale medioevale, pozzo di San Patrizio
- Tuscania a 30 Km.
- Lago di Vico a 20 Km.
- Lago di Bolsena a 25 Km.
Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale del comune cliccando qui
Un libro in viaggio
Una commedia romantica di grande freschezza e sensibilità, che ci parla di rinascita, questo è quello che ci vuole se passate di qui e cercate un libro come compagno di viaggio: “Non è la fine del mondo” di Alessia Gazzola (lo trovi qui).
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Buona lettura!
Avevo già sentito parlare di Civita di Bagnoregio, ma Celleno no. Un borgo fantasma davvero bello. I tuoi articoli in generale sono sempre molto utili se si cercano luoghi insoliti e poco conosciuti. Ti seguirò con piacere. 🙂
Grazie Elena, mi fa davvero piacere che ti siano utili! Torna a trovarmi!