Avvolto dalla fitta vegetazione della Tuscia, sul Monte Cimino, in provincia di Viterbo, si trova un posto arcaico ed enigmatico. Siamo in località Soriano nel Cimino, non molto distante da Bomarzo (a questo link trovi il mio articolo dedicato proprio al Parco dei Mostri di Bomarzo). La nostra destinazione?! “La piramide etrusca di Bomarzo”.
Come raggiungere la piramide etrusca di Bomarzo?
Non è un luogo semplice da trovare, motivo per cui vi lascio le coordinate geografiche e vi consiglio di farvi accompagnare da una guida esperta.
Coordinate geografiche
42°28’53.3″N 12°15’51.4″E
Per raggiungere la nostra destinazione, passiamo vicino ad altri luoghi suggestivi: le Cascate di Chia, il Cimitero di Santa Cecilia e la Finestraccia. Andiamoli a scoprire!
Le Cascate di Chia
Proprio qui Pierpaolo Pasolini ha girato la scena del battesimo di Cristo nel film “Il Vangelo secondo Matteo”. In effetti si respira un’aria mistica e fu forse quella stessa sensazione che spinse il regista a pensare a queste acque come a quelle medio-orientali del fiume Giordano.

Pasolini rimase stregato dalle Cascata di Chia e dai boschi di Bomarzo, e fu proprio nella torre superstite dell’antico castello che decise di lasciarsi ispirare e di lavorare al suo romanzo incompiuto “Petrolio”.

Il cimitero di Santa Cecilia
Poco distante troviamo un cimitero antichissimo, quello di Santa Cecilia, in uso fin dai tempi preistorici e fino almeno al X secolo come cimitero paleocristiano. Una piccola chiesa rupestre con incisa la croce ci fa capire quale religione avrebbe poi conquistato l’Impero: il Cristianesimo.

La Finestraccia
In questi luoghi suggestivi, lungo il cammino verso la nostra destinazione, ci imbattiamo nella Finestraccia, un esempio di riciclo edilizio. Infatti, inizialmente usata come tomba etrusca fu successivamente convertita ad abitazione fino almeno al Medioevo al tempo dei Principi Orsini.
Fa strano pensare oggi, che un luogo pensato per i defunti, potesse poi essere riutilizzato per i vivi. Eppure stiamo parlando di un’altra epoca, in cui nulla veniva sprecato e tutto veniva riutilizzato.
La piramide Etrusca di Bomarzo
Siamo quasi giunti alla nostra agognata meta. Vi si accede tramite un sentiero che diventa sempre più stretto, un’antica via “cava” o “tagliata”etrusca, ossia una strada scavata nella roccia che serviva per raggiungere questo luogo sacro.
Non c’era scelta: era un passaggio obbligato.
Inoltre, in questo sistema costruttivo c’era un gran vantaggio: la pietra tolta veniva usata per altre costruzioni. Non si sprecava nulla.
Scoperta nel 2001 da Salvatore Fosci e ripulita grazie all’aiuto di alcuni ricercatori, con la sua altezza di 8 m nella parte a monte e 16 m in quella rivolta a valle è il più grande monumento rupestre d’ Europa.
E’ composta da 26 gradini scavati nella roccia vulcanica, ma questi continuano anche sotto il terreno, facendo pensare che la dimensione reale della piramide sia maggiore di quella visibile.
La somiglianza ad una piramide Maya è davvero impressionante.

Non si sa con esattezza chi l’abbia costruita ed il luogo è ancora avvolto nel mistero. Si pensa che siano stati gli Etruschi e che, data la sua conformazione di piramide tronca, fosse utilizzata come altare rupestre.
Ecco quindi il perché dell’altro nome con cui è chiamata “Sasso del Predicatore”. Altri, invece, ipotizzano un origine ancora più antica facendola risalire addirittura alla civiltà dei Rinaldoniani durante l’età de bronzo… nel 1.800 a.C.
Si tratta di un luogo unico. Non è solo un’avventura. Ma anche un’esperienza emotiva molto forte data dall’atmosfera sacrale di questi luoghi, per anni rimasti sconosciuti eppure così vicini alla civiltà moderna.
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Non ne avevo mai sentito parlare, conosco il giardino di Bomarzo anche se non ci sono ancora stata ma la piramide mai sentita! Sarebbe ottimo visitare entrambi in una bella gita primaverile! Poi controllo bene la posizione per capire se è fattibile 🤗
Grazie per questa scoperta!
Avevo sentito parlare del giardino di Bomarzo, ma non sapevo dell’esistenza della piramide etrusca! Davvero interessante, quanti luoghi affascinanti abbiamo nel nostro Bel Paese! Adoro anche le Cascate di Chia, mi piacerebbe moltissimo vederle di persona!