L’Eremo di Montesiepi fu costruito nel 1181, subito dopo la morte di San Galgano, secondo la leggenda, proprio nel luogo dove si trovava la capanna del Santo. E’ arroccato in cima ad una collina con una vista panoramica sulle colline e gli ulivi della Toscana e volge lo sguardo sulla valle verso l’Abbazia di San Galgano, quasi le facesse da sentinella.
Oltre che per la sua particolarità architettonica e per gli affreschi del Lorenzetti, l’Eremo di Montesiepi è famoso per la presenza della spada nella roccia di San Galgano che alimenta ormai da più di 800 anni misteri e leggende.
L’Eremo di Montesiepi
San Galgano e la spada nella roccia: la leggenda.
La leggenda narra che la spada nella roccia fu conficcata nel 1180 proprio da San Galgano, al culmine del suo percorso di conversione.
Fino all’età di 32 anni, il cavaliere Galgano Guidotti, questo il suo nome di Battesimo, conduce una vita mondana e dissoluta, fino a quando non gli appare in sogno, per ben 2 volte l’Arcangelo Gabriele (protettore della cavalleria) e i 12 Apostoli che lo conducono oltre un prato fiorito vicino ad una rotonda.
Il suo destino, gli viene annunciato: è quello di predicare la Parola del Signore per Siena e dintorni e di costruire una rotonda, proprio come quella nella zona di Montesiepi, e di ritirarsi a vivere li.
La madre Dionisia e la fidanzata Polissena tentano di farlo desistere, ma il 21 dicembre del 1180, il suo cavallo si imbizzarrisce e lo conduce nuovamente a Montesiepi, proprio dove lo avevano condotto i 12 Apostoli e l’Arcangelo Gabriele.
Per marcare il suo radicale cambio di vita, da Cavaliere a Servo del Signore, compie un miracolo, conficcando la sua spada nella roccia che sta proprio sulla punta del Colle di Montesiepi e trasformandola così simbolicamente da arma a croce.
Continuerà a vivere lì, nella sua capanna, tra quei boschi e nutrendosi solo di erbe selvatiche, trasformando il suo mantello da cavaliere nella sua umile veste.
Durante una sua assenza, per un pellegrinaggio a Roma, la spada subì un tentativo di furto e venne forzata da tre ladri, che non riuscendo a rubarla, la spezzarono.
I tre malfattori furono puniti per il loro gesto: si dice che uno venne fulminato all’istante, un altro annegò, mentre il terzo venne assalito da un lupo che gli sbranò entrambe le mani.
Ancora oggi nell’Eremo di Montesiepi, in una teca è possibile vedere le ossa delle mani del ladro che però all’ultimo venne risparmiato perché, pentito, invocò perdono.
Al ritorno, Galgano trovò la spada spezzata e se ne dispiacque molto. Una voce divina gli disse di unire i pezzi, così facendo la spada si ricompose miracolosamente.
Da quel momento Galgano restò in quel luogo fino alla fine dei suoi giorni, morendo in preghiera e vegliando sulla sua spada.
Curiose coincidenze
San Galgano muore a 33 anni a meno di un anno dalla sua conversione, il 3 Dicembre 1181, proprio nell’anno della nascita di San Francesco.
Nel 1190 Chrètien de Troyes scrive “Le Roman de Perceval ou le conte du Graal”, un romanzo incompiuto in cui Perceval, il protagonista, sembra essere proprio ispirato alla vita di San Galgano.
Nel 1210 poi il poeta e cavaliere tedesco Wolfram von Eschenbach scrive il “Parzival”, un poema cavalleresco sul Sacro Graal, che ricalca anch’esso la vita di Galgano.
Che possa dunque realmente esserci qualche correlazione tra San Galgano e Re Artu’ e i suoi cavalieri?!
C’è chi sostiene che il Sacro Graal sia stato nascosto nel 1200 proprio in qualche passaggio sotterraneo. E’ stato provato che nel pavimento sottostante ci sia una camera vuota a cui mai è stata data l’autorizzazione per gli scavi.
Un ulteriore indizio potrebbe essere proprio dato dalla forma a coppa rovesciata della particolare cupola dell’Eremo che ricorderebbe appunto il Sacro Graal, decorata da numerosi cerchi concentrici e la cui particolare struttura fa si che non se ne percepisca la forma a cupola dall’esterno.
Se si ha occasione di vistare l’Eremo di Montesiepi il 21 Giugno, si potrà assistere ad un suggestivo fenomeno: al sorgere del sole un raggio di luce penetra nell’eremo dalla monofora posta dietro all’altare, formando un cerchio luminoso sulla parete che pian piano si sposta fino a toccare la spada e il sepolcro di S. Galgano.
San Galgano e la spada nella roccia.
Ad oggi è possibile vedere la spada nella roccia di San Galgano ancora nella sua posizione originale, nonostante sia protetta da una teca proprio per evitare, come si direbbe in queste zone, delle “bischerate”.
Subì infatti molteplici atti vandalici negli anni 60 e nel 1991. Per rimediare fu bloccata con del piombo fuso e poi del cemento.
Le analisi scientifiche l’hanno catalogata come originale individuandone anche il modello: X.a della classificazione ormai universalmente accettata di Ewart Oakeshott (cliccando qui trovi tutti i dettagli relativi alla classificazione delle spade).
Inoltre, nonostante molti scettici la ritenessero un falso, ipotizzando la presenza di una cavità nella roccia che ne avrebbe facilitato l’inserimento o la presenza della sola parte superficiale, si è confermato come la spada sia presente nella sua interezza e come la roccia non fosse cava.
La lama infatti è all’interno di esse e la roccia l’avvolge completamente.
Orari di apertura dell’Eremo di Montesiepi
Tutti i giorni dalle 9.00-18.00 in Inverno e dalle 9:00-18:30 in Estate.
Talvolta in pausa pranzo la porta potrebbe essere chiusa e riaperta verso le 15. La Santa Messa viene celebrata ogni domenica alle 11.30 Ogni Domenica alla 11.30 viene celebrata.
Costi
L’ingresso all’Eremo di Montesiepi è (per ora) gratuito. Se però volete fare delle foto e vi serve una buona illuminazione sarà necessario procurarsi delle monete in quanto la luce è a tempo.
Per Informazioni chiamare al +39 0577 756700.
L’Abbazia Cistercense di San Galgano
Se siete da queste parti non potete perdervi la visita alla particolare Abbazia senza tetto di San Galgano, poco oltre il boschetto, raggiungibile comodamente in auto o per i più atletici a piedi. Attenzione perché il sentiero è piuttosto dissestato.
Curiosità sull’Abbazia di San Galgano
L’Abbazia di San Galgano fu realizzata tra il 1218 ed 1268.
Pare che l’architetto abbia realizzato l’edificio seguendo il rapporto dell’ottava musicale (le 7 note per noi comuni mortali) detta Scala Diatonica naturale applicata all’architettura geometrica della chiesa. In questo modo si ricercava di ricreare una perfetta armonia tra l’uomo e il creato.
Gli elementi architettonici interni permettono di ritrovare una composizione geometrica maggiori dettagli qui) che, come si vede dai disegni pubblicati su questo sito, è identica a quella del dipinto della Tomba egizia di Meryatum. Gli stessi elementi si ritrovano anche nell’abbazia di Chartres e in altre strutture Egizie.
Ciò non fa che confermare che molto probabilmente i monaci Cistercensi erano a conoscenza dei canoni armonici geometrici dell’antico Egitto e che questi potrebbero essere prevenuti loro, come sostiene anche la leggenda, dai documenti che i Templari portarono in Europa da Gerusalemme.
La storia della famosa Abbazia senza tetto
L’abbazia fino al XIV secolo, grazie a Federico II (noto alchimista e ricercatore del Graal) godeva di grande fama, tale da essere contesa tra il papato e la Repubblica di Siena. Purtroppo dopo tanto splendore seguì un periodo di decadenza e fu adibita addirittura a magazzino di materiale edili e a stalla.
Nel 1550 il tetto, essendo composto di piombo, fu addirittura utilizzato dal Commendatario Girolamo Vitelli per farne munizioni. Nel 1789 la chiesa fu definitivamente sconsacrata e abbandonata.
Attualmente l’Abbazia è senza tetto, ma può vantare una splendida vista sul cielo stellato e come pavimento un soffice prato, che non fa che aumentarne la suggestione.
Se questa storia vi ha appassionato vi segnalo questo interessantissimo sito Enigma Galgano, dove trovate moltissimi studi e ricerche su San Galgano.
Orari di apertura dell’Abbazia di San Galgano
L’ingresso alla Grande Abbazia di San Galgano è permesso tutti i giorni con i seguenti orari:
- Da Novembre a Marzo dalle ore 9.00 alle 17.30
- In Aprile, Maggio ed Ottobre dalle ore 9.00 alle 18.00
- Giugno e Settembre dalle ore 10.00 alle 19.00
- In Luglio ed Agosto dalle ore 10.00 alle 20.00
Costi
Da qualche tempo per entrare nella Grande Abbazia di San Galgano si paga un piccolo biglietto di ingresso.
- Tra i 18 anni ed i 65: 4,00 Euro
- I giovani tra i 6 ed i 18 anni, gli studenti universitari con libretto, gli over 65 anni, i gruppi di almeno 20 persone, le famiglie con almeno 4 persone pagano ridotto: 3,00 Euro
- I bimbi fino a 6 anni, gli accompagnatori di disabili e le guide turistiche entrano gratis.
In occasione di alcuni concerti, utili per finanziare la manutenzione del sito, è possibili visitarla anche dopo il tramonto.
Come arrivare all’Abbazia di San Galgano?
Per arrivare all’Abbazia di San Galgano ti basterà impostare queste coordinate GPS sul tuo navigatore:
43°08’58.6″N 11°09’18.2″E
L’Eremo si trova proprio nei dintorni, poco più su come potete vedere muovendovi nella mappa.
Presso l’Abbazia di San Galgano è possibile celebrare il matrimonio?
Sono in molti a chiedere se nell’Abbazia di San Galgano è possibile celebrare il matrimonio. D’altronde la bellezza e il fascino del posto è innegabile: sposarsi in un Abbazia senza tetto, magari sotto le stelle, che meraviglia! Tempo permettendo ovviamente…
La risposta cari sposi è SI: è possibile celebrare il matrimonio, ma ovviamente nella Grande Abbazia di San Galgano (sconsacrata) il rito sarà civile. Per questo dovrete contattare il Comune di Chiusdino Ass. Cultura e Turismo al +39 0577 756738 od al 751055, indicando alcune date durante le quali vorreste sposarvi.
Sarete messi in lista d’attesa, che può essere anche di un anno. Poi qualche mese prima della data scelta avrete la reale conferma dell’avvenuta prenotazione per il vostro matrimonio presso la splendida Abbazia di San Galgano.
Attenzione dunque! Conviene chiamare almeno uno o due anni prima se volete prenotate il matrimonio nei mesi più richiesti, ossia Giugno, Luglio, Settembre ed Ottobre. Le date infrasettimanali sono meno richieste ovviamente rispetto al sabato e alla domenica.
Nella piccola Cappella dell’Eremo di Montesiepi, invece, sarà possibile celebrare il matrimonio con rito religioso.
Per accordarsi con il Parroco potete chiamare ai seguenti numeri di telefono: +39 0577 750301 o +39 0577 756700.
Leggenda o storia?
Forse penserai che quello che ho scritto sia mera leggenda e fantasia, ma se ti dicessi che ci sono studi scientifici di prestigiose Università italiane a riguardo? Curioso? Li puoi consultare cliccando qui.
San Galgano e dintorni
Cosa vedere di particolare nei dintorni di San Galgano? Se siete in Toscana non scordatevi di visitare il Giardino dei Tarocchi, ve ne parlo qui o il meraviglioso Borgo di Isola Santa (lo trovi qui).
Io amo follemente San Galgano e l’Eremo di Montesiepi. Me ne innamorai fin dalla prima volta, circa 15 anni fa, e poi a seguire negli anni successivi ogni volta che ci sono tornata. Luogo assolutamente suggestivo, uno dei luoghi più eccezionali d’Italia, secondo me.